Reflessologia plantare Metodo Zú

La Reflessologia plantare tratta tutto il corpo attraverso i piedi, stimolando punti riflessi corrispondenti a organi, muscoli, articolazioni e tessuti, per generare un riequilibrio totale fisiologico.
Il metodo Zú e un metodo innovativo che combina la Reflessologia plantare classica (Scienza nata negli Stati Uniti agli inizi del 1900), con la Medicina Tradizionale Cinese (Scienza nata in Cina nel 200 a.c.).
La Reflessologia viene già da tempo utilizzata all’estero ed ora anche in alcuni ospedali Italiani, sia in campo “Oncologico” come drenaggio e come detossinante per lenire gli effetti collaterali della chemioterapia, sia in campo “Neurologico” per i pazienti con il Morbo di Parkinson e malattie mieliniche. Grazie alla stimolazione neuronale, ha ottenuto ottimi risultati nel potenziamento del movimento e nel prolungamento degli effetti benefici sulla fisiologia e biomeccanica del paziente. 
La Reflessologia plantare è utile inoltre per molteplici problematiche che ci affliggono nel quotidiano, stimolando il sistema immunitario e l’intero corpo a ritrovare un completo riequilibrio psico-fisico.

Cos'è il Metodo Zú

La Medicina Tradizionale Cinese non vede l’uomo suddiviso fra corpo, mente e spirito e distaccato dall’ambiente in cui vive, ma lo considera nel suo aspetto olistico, cioè una entità unica e inscindibile da se stesso e dall’universo di cui è parte integrante.
Secondo questi principi, viene preso in considerazione l’aspetto organico, psicosomatico ed energetico di una persona riflessa sui piedi, infatti la forma dei piedi, il colore, le screpolature, il tipo di odore, la forma e la proporzione delle dita, l’aspetto e l’ispessimento delle unghie e della pelle, la presenza di calli e di duroni, l’altezza dell’arco plantare, le sporgenze ossee, i solchi nella pelle, i gonfiori e gli avvallamenti, danno indicazioni precise sullo stato di salute della persona, permettendo così di realizzare valutazioni mirate e trattamenti molto efficaci.
Quando guardi i piedi di una persona vedi la sua sofferenza e gli devi rispetto e quando tratti i suoi piedi, massaggi anche la sua anima”. Lao Zu Baldassarre
Il Metodo Zú, sviluppato nel corso di alcuni decenni di studio dal Maestro A.E. Baldassarre, si è affermato nella reflessologia per la ricerca approfondita e analitica dell’identificazione dei punti riflessi sul piede.
Le aree sensibili sono state identificate localizzando l’epicentro del dolore in relazione alle ossa e ai muscoli, e finalmente sono state realizzate delle mappe dei punti riflessi molto precise.
La colorazione degli organi riportati sulle mappe è stata applicata con una logica che si basa sulla legge del Tao relativa ai cinque movimenti, mentre le mappe dei meridiani energetici usati in Agopuntura, sono state riportate con minuziosa precisione sui piedi, per meglio identificare carenze o eccessi energetici.
Con il metodo Zú viene preso in considerazione non solo il piede nel suo aspetto fisico, ma anche tutti i significati psichici e psicosomatici ad esso legati.

Come funziona

Le aree riflesse sono ricche di terminazioni nervose, le quali hanno la capacità di trasmettere dall’interno verso l’esterno e viceversa, i disagi e le problematiche vissute dagli organi. 
I segnali generati con il massaggio di punti specifici, sono trasformati dalle terminazione nervose in segnali chimici ed elettrici e inviati al cervello che provvede a decodificarli e ad inviarli agli organi bersaglio.                  
Con un massaggio veloce e leggero generiamo delle onde corte ad alta frequenza, veloci e penetranti che, quando raggiungono un organo bersaglio, determinano una reazione chimica acida che a sua volta determina un rilassamento dei tessuti o degli organi più contratti e irrigiditi.                               
Con un massaggio lento e profondo si genera calore e la trasmissione di onde lunghe, basse e lente. 
In questo caso quando l’informazione raggiunge l’organo bersaglio, genera una reazione basica che determina a sua volta una tonificazione dei tessuti per effetto degli zuccheri che vengono a sintetizzarsi.
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